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A gennaio 2023 si concluderà il processo di liberalizzazione del mercato energetico, che porterà alla scomparsa del Servizio di Maggior Tutela e renderà obbligatorio per tutti i clienti il passaggio al mercato libero.

Il mercato tutelato prevedeva la fornitura di gas e luce con condizioni economiche stabilite ogni trimestre dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

Il mercato libero dell’energia, invece, è la forma di mercato in cui i clienti possono decidere liberamente il fornitore dei servizi di gas e luce, sulla base delle offerte più adatte alle proprie esigenze.

In Italia la liberalizzazione del mercato ha avuto inizio nel 1999 con l’emanazione del decreto Bersani, permettendo una graduale liberalizzazione di tutte le attività di produzione, esportazione, importazione, vendita e acquisto di energia elettrica. Tale decreto recepiva le indicazioni della direttiva comunitaria 96/92/CE del Parlamento e del Consiglio Europeo del 19 dicembre 1996, che mirava alla realizzazione del Mercato Unico dell’energia in Europa.

La differenza principale tra le due forme di mercato è indubbiamente il prezzo dell’energia per i consumatori.

Nel mercato libero, infatti, la presenza di diversi fornitori e di conseguenza la disponibilità di moltissime offerte, permette ai clienti di scegliere la tariffa di gas e luce più vantaggiosa e appropriata al proprio profilo. Molte offerte hanno prezzi bloccati per uno o due anni e vi è la possibilità per il cliente di avere un unico contratto per energia elettrica e gas.

Questo dà vita ad un mercato concorrenziale, in cui i fornitori sono spinti ad offrire prezzi più bassi e servizi migliori per incoraggiare i consumatori a sottoscrivere le proprie offerte.

Il passaggio al mercato libero è gratuito e non prevede alcuna interruzione del servizio o interventi tecnici sul contatore.

Una volta scelta l’offerta più adatta alle proprie esigenze basterà contattare il fornitore per sottoscrivere un nuovo contratto, per il quale sarà indispensabile fornire informazioni importanti come dati anagrafici, indirizzo di fornitura, codice PDR per quanto riguarda il gas e codice POD per quanto riguarda la luce. Sarà il nuovo fornitore, infine, ad occuparsi della disdetta del vecchio contratto e del passaggio al nuovo.