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Il 1° marzo 2021 l’Unione Europea ha introdotto la nuova etichetta energetica per gli elettrodomestici in tutti i Paesi membri.

A partire da quel giorno la scala di efficienza energetica è tornata alla classificazione da A a G, in sostituzione di quella attuale da A+++ a D come previsto dalla Direttiva 2010/30/UE.

La scala utilizzata fino ad oggi sulle etichette energetiche generava confusione tra i consumatori, difatti in pochi sono in grado di riconoscere la differenza in termini di risparmio tra A++ e A+++.

In questo modo si rischiava spesso di acquistare dispositivi ritenuti efficienti dal punto di vista energetico quando in realtà non era così, per questo è stata introdotta una classificazione chiara e uniforme.

Le nuove etichette energetiche previste dal regolamento saranno applicate inizialmente su frigoriferi e congelatori, lavastoviglie, lavatrici e lavasciuga, display elettronici, sorgenti luminose e apparecchi per la refrigerazione con funzione di vendita diretta.

Inoltre, l’aggiunta del codice QR in etichetta consente al consumatore di ottenere maggiori informazioni sul prodotto attraverso una semplice scansione con lo smartphone.

Il consumo energetico riportato è specifico per ogni elettrodomestico: schermi e lampadine riportano il consumo per mille ore di utilizzo, i frigoriferi il consumo annuale, lavastoviglie, lavatrici e asciugatrici quello per 100 cicli di lavaggio.

Tutti i prodotti saranno sottoposti a verifiche sempre più precise per rilevare consumi ed efficienza, in base ai nuovi criteri europei, generando una classifica più severa che spingerà ad un miglioramento ulteriore degli elettrodomestici per rientrare nelle classi migliori e avere maggiore attenzione per l’ambiente.

Le informazioni sulla sostenibilità e sull’efficienza degli elettrodomestici apportano un notevole contributo alla riduzione degli importi delle fatture e al risparmio energetico, promuovendo gli investimenti nella produzione di prodotti più efficienti dal punto di vista energetico, a vantaggio dell’industria e soprattutto dell’economia dell’Unione Europea.